Il progetto nasce dal caos dei dati raccolti
e dalla complessità del reale.
Progettare significa mettere ordine,
ma con la consapevolezza che ogni lettura
genererà ogni volta un nuovo testo.
L’architettura possiede la capacità
di rallentare il caos,
e di costruire strutture di senso
attraverso misura, ritmo e proporzione.
Ogni progetto mira a individuare una struttura,
capace di accogliere la vita,
come una partitura sulla quale
sia possibile poi improvvisare.
Credo in un’architettura che non cerchi l’eccezione,
ma la necessità:
un’architettura che nasce dall’ascolto del luogo, dalla luce, dalla materia
e dal dialogo con ciò che già esiste.